30/09/2012

Lincoln: il film di Steven Spielberg chiude l'AFI Fest 2012 - Apre Hitchcock con Anthony Hopkins

Lincoln: il film di Steven Spielberg chiude l'AFI Fest 2012 - Apre Hitchcock con Anthony Hopkins:

Lincoln chiuderà l’AFI Fest 2012, il festival dell’American Film Institute, e sarà presentato in anteprima mondiale. Sale l’attesa per il nuovo film di Steven Spileberg, ad un anno di distanza dai suoi ultimi lavori (Le avventure di Tintin: Il segreto dell’Unicorno e War Horse): l’8 novembre potremo quindi conoscere le prime reazioni della stampa e del pubblico. L’altr’anno, TinTin aveva chiusto l’edizione 2011.

Protagonista del film è Daniel Day-Lewis, chiamato ad interpretare il 16° Presidente degli Stati Uniti. Basato sul best seller Team of Rivals, scritto dal Premio Pulitzer Doris Kearns Goodwin, e sceneggiato da Tony Kushner (che per Spielberg ha già scritto Munich), Lincoln porterà in sala gli anni della Guerra Civile americana e dell’abolizione della schiavitù, con le lotte politiche, interne alla sua maggioranza, portate avanti con forza da Abraham.

Se Daniel Day-Lewis ha già la nomination agli Oscar in tasca, sono molti gli attori che potrebbero essere nominati come non protagonisti. Avete solo l’imbarazzo della scelta: Sally Field, Tommy Lee Jones, Joseph Gordon-Levitt, Hal Holbrook, James Spader, John Hawkes, Tim Blake Nelson, Bruce McGill, Joseph Cross, David Costabile, Byron Jennings, Dakin Matthews, Boris McGiver, Gloria Reuben, Jeremy Strong, David Warshofsky, David Strathairn, Walton Goggins, Lee Pace, Jackie Earle Haley, David Oyelowo e Jared Harris.

L’anteprima all’AFI Fest fa sfumare così l’attesa prima mondiale al Festival di Roma di Marco Müller: secondo alcuni, Lincoln poteva essere il film d’apertura della sua prima edizione. Tuttavia l’8 novembre inizieremo a capire le reali potenzialità di Lincoln nella corsa agli Oscar 2013.

Lincoln uscirà il giorno successivo all’anteprima, il 9 novembre, in alcune sale americane selezionate, e poi in tutta la nazione il 16 novembre. Ancora sconosciuta la nostra data di distribuzione: attendiamo fiduciosi…

Update: il film d’apertura del 1 ottobre, sempre in prima mondiale, sarà Hitchcock con Anthony Hopkins. Diretto da Sacha Gervasi, il film narra le vicende intraprese dal maestro del brivido per finanziare Psycho. Nel cast anche Helen Mirren, Scarlett Johansson, Jessica Biel e James D’Arcy.

Lincoln: il film di Steven Spielberg chiude l'AFI Fest 2012 - Apre Hitchcock con Anthony Hopkins é stato pubblicato su Cineblog.it alle 18:21 di giovedì 27 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.






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Frankenstein: Daniel Radcliffe forse nel nuovo adattamento del romanzo di Mary Shelley

Frankenstein: Daniel Radcliffe forse nel nuovo adattamento del romanzo di Mary Shelley:

Daniel Radcliffe e Frankenstein? Un connubio che sta per avverarsi. Il mito di Frankenstein non tramonterà mai, e l’ha ben capito Hollywood, che continua a spremerlo in tutte le forme possibili. Più di un anno fa, vi parlavamo di una nuova versione cinematografica prodotta dalla Fox, con Shawn Levy in cabina di regia. Il progetto continua ad esistere, ma senza l’autore di Una notte al museo e Real Steel
Per dirigere una commedia con Owen Wilson, Vince Vaughn e Will Ferrell, The Internship, Levy ha abbandonato il nuovo Frankenstein, lasciando il timone nelle mani di Paul McGuigan. Il regista di Slevin non si è lasciato perdere l’occasione, anche perché la sceneggiatura è firmata dal giovane Max Landis, che quest’anno ha firmato la sorpresa Chronicle. E con un nome come quello di Radcliffe nel cast, la pubblicità è assicurata: The Woman in Black insegna.
L’ex Harry Potter potrebbe interpretare Fritz, il gobbo assistente del Dr. Frankenstein (e che nell’immaginario collettivo ormai è Igor di Frankenstein Junior). Si dice tra l’altro che la trama di questo nuovo Frankenstein sarà più virata verso la “fantascienza”, e che il personaggio di Radcliffe sarà morbosamente malato e indosserà vecchi e sporchi vestiti da clown. Però.
Il mito di Frankenstein, come dicevamo in apertura, è decisamente presente nel cinema americano contemporaneo. Curiosamente lo ritroviamo in due film d’animazione: assieme ad altri celebri “mostri” in Hotel Transylvania, e reinventato dalla poetica di Tim Burton nella stop-motion di Frankenweenie. Il mostro sarà presente, con una pensata metacinematografica, anche in Le streghe di Salem di Rob Zombie. E poi sarà in Frankenstein’s Patchwork Monster, The Casebook of Victor Frankenstein… Certe leggende non muoiono mai.
Fonte: The Playlist






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L'Era Glaciale 4 - Continenti alla Deriva: la Recensione

L'Era Glaciale 4 - Continenti alla Deriva: la Recensione:
L’Era Glaciale 4 è uscito nei nostri cinema venerdì scorso, il 28 settembre. Per l’occasione vi riproponiamo la nostra recensione in anteprima pubblicata a luglio. Ricordandovi, anche, il post con le 13 curiosità sul primo capitolo.
Il cartoon dei record è di nuovo tra noi. Diventato un franchise dalla forza trascinante, l’Era Glaciale 4 - Continenti alla Deriva riporta in sala la famiglia più strampalata, allargata e meno ‘tradizionale’ della storia del cinema. Sbancato i box office nel 2009 con il capitolo tre, riuscito nell’impresa di incassare ben 30 milioni di euro sul suolo tricolore, Steve Martino e Michael Thurmeier non hanno fatto altro che aggiornare l’infinita avventura di Sid, Diego, Manny e Scrat, incrociando il mondo dell’Era Glaciale con i Pirati dei Caraibi di disneyana memoria, dando così vita ad un ibrido animato in grado di soddisfare sia i figli che i genitori.
Fatto passi da gigante dal punto di vista prettamente tecnico, la Blue Sky Studios torna ad insidiare il primato animato hollywoodiano di casa Pixar e Dreamworks, grazie ad una serie di personaggi diventati talmente ‘conosciuti’ ed amati dal non stancare praticamente mai.
Trascinato da un 3D avvolgente ma solo a tratti ’spettacolare’, nel solleticare la resistenza visiva dello spettatore, Ice Age 4 aggiorna la propria ’saga’ ampliando la ‘famiglia’ tradizionale dei primi tre capitoli, grazie a parenti naturali e soprattutto acquisiti che andranno a minare le certezze emotive dei vari protagonisti. Action, ironia (un po’ di ripetitività) ed affettività si incontrano e scontrano all’ombra della nascita dei Continenti, tra una gag muta dell’inimitabile Scrat e una scazzottata tra un inedito Gorilla/Pirata, doppiato da Francesco Pannofino, e il solito affidabile Mammuth Manny, da ‘alternare’ alla novità ‘forte’ di questo quarto capitolo, rappresentata dalla magnifica ‘nonna’ di Sid.

Venghino signori verghino, perché c’è una famiglia allargata da ‘allargare’ sempre più. News in casa Ice Age per questo quarto capitolo, sempre più ’socialmente utile’ grazie ad un’idea di famiglia che si scontra dannatamente con l’immagine che quotidianamente ci viene inopinatamente propinata dalla politica nostrana, troppo spesso imboccata da un universo mediale incapace di andare oltre le apparenze.
Perché non servono matrimoni e/o figli per considerarsi ‘famiglia’, ma molto più semplicemente affetto, amore, amicizia. Legami affettivi che abbattono sesso e differenze di razza, da sempre al centro della trama animata ma in questo caso resi ancor più espliciti grazie all’inevitabile sfornata di esilaranti new entry. Parliamo di Pesca, figlia adolescente di Manny alla disperata ricerca di una maggiore libertà; la magnifica nonna di Sid, fonte inesauribile di guai e autentico vulcano di battute; Shira, femme fatale tigrata che farà battere il cuore al grintoso Diego; e soprattutto lui, Capitan Sbudella, villain piratesco di un quarto capitolo che continua a riscrivere pezzi di storia evolutiva, giocando con personaggi talmente ben definiti ed ormai celebri dal risultare ancora una volta dannatamente esilaranti.
Presentato in anteprima nazionale nella magnifica cornice di Lipari (su TvBlog il resoconto della presentazione del nuovo palinstesto Fox autunno/inverno 2012), l’Era Glaciale 4 ha da subito sbancato i box office esteri, con 100 milioni di dollari guadagnati in pochi giorni (ad oggi quasi 900 worldwide) , ancor prima di uscire negli States, a metà luglio, e in Italia, a fine settembre. Il motivo di cotanto successo? Lo script, intelligente nell’aggiornare un magnifico cast in perenne crescita; la qualità animata, migliorata esponenzialmente capitolo dopo capitolo; la dirompente forza di un personaggio tanto silente quanto irripetibile come Scrat, che trascina ancora una volta l’intera pellicola con le sue brevi comparsate; le gag, in questo caso più infantili del solito ma ancora una volta estremamente riuscite; il messaggio di fondo, semplice ma non per questo poco ‘coraggioso’ nel continuare ad ostentare l’importanza della famiglia tutt’altro che ‘tradizionale’, tanto dall’aver attecchito persino in epoca ‘preistorica’; l’ottimo doppiaggio tricolore, ancora una volta diretto da Marco Guadagno e in questo caso arricchitosi di voci importanti e apprezzabili come quelle di Filippo Timi (in sostituzione di Leo Gullotta) e Francesco Pannofino; e infine una capacità più unica che rara nel presentarsi ad un pubblico dannatamente trasversale.
Ingredienti che da sempre incidono sul successo travolgente del franchise, teoricamente in grado di prolungarsi all’infinito, vista la semplicità con cui in casa Fox basti un banale espediente ‘evolutivo’ per dar vita ad un lungometraggio che, sceneggiatura alla mano, finisce ovviamente per parlare anche di altro. Ovvero di legami, amicizia e amore, all’ombra di un iceberg alla deriva dei Continenti. A far traboccare l’immancabile goccia il solito Scrat, alla disperata ricerca della sua amata ghianda e unico colpevole del cataclisma che spaccherà il Globo. Ritrovatisi in mezzo al nulla su un gelido e triste pezzo di ghiaccio, i 3 protagonisti principali vagheranno nell’Oceano in cerca di una strada che li riporti ai propri affetti, per poi ritrovarsi faccia a faccia con un temibile gorilla/pirata dal nome inquietante: Capitan Sbudella.
Tra strizzatine d’occhio ad Avatar e momenti esplicitamente pensati per dar forza alla terza dimensione, l’Era Glaciale 4 non fa altro che dare ulteriore sfogo ad un qualcosa che sembrava impensabile, ovvero rendere credibile, e soprattutto piacevole, un vero e proprio ’serial cinematografico’ di stampo animato. Perché aumenta la concorrenza, passano gli anni, si sommano personaggi, gag e capitoli, ma Sid, Diego, Manny e Scrat riescono comunque a farsi sempre apprezzare, e soprattutto a non stancare (quasi) mai. Aspettando il capitolo cinque, ovviamente già in programma.
Voto di Federico: 7 -
L’Era Glaciale 4 - Continenti alla Deriva (Ice Age: Continental Drift, Usa, 2012, animazione) di Steve Martino, Mike Thurmeier; con Nick Frost, Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary, Queen Latifah, Chris Wedge, Seann William Scott, Josh Peck, Jeremy Renner, Wanda Sykes, Aziz Ansari, Keke Palmer, Jennifer Lopes, Heather Morris, Joy Behar, Nicki Minaj, Josh Gad, Alan Tudyk, Kunal Nayyar, Alain Chabat, J.B., Claudio Bisio, Pino Insegno, Filippo Timi, Francesco Pannofino, Lee Ryan, Roberta Lanfranchi, Ada Hong-hu, Isabelle Adriani - uscita venerdì 28 settembre 2012 - qui il trailer italiano

L'Era Glaciale 4 - Continenti alla Deriva: la Recensione é stato pubblicato su Cineblog.it alle 12:30 di sabato 29 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.






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Hotel Transylvania batte Looper al box office Usa

Hotel Transylvania batte Looper al box office Usa:

Ancora cartoon. Il box office americano torna ad essere animato grazie ad Hotel Transylvania. Incassi straordinariamente alti per il film Sony, riuscito a raccogliere ben 43 milioni di dollari in 72 ore. Stracciato l’esordio di Piovono Polpette, 3 anni fa partito con 30 milioni di dollari in cassa, per un titolo, costato circa 100 milioni di dollari, che dovrebbe facilmente abbattere il muro dei 124 incassati proprio dal film di Phil Lord/Chris Miller. Seconda piazza per un’altra new entry particolarmente attesa, ovvero Looper. Esaltata dalla stampa americana, la pellicola Tristar ha raccolto circa 21 milioni di dollari in 3 giorni, facendo addirittura meglio in Cina, con circa 25/30 milioni di dollari incassati al debutto. Essendo costato ’solo’ 30 milioni, lo Sci-Fi di Rian Johnson si può già definire un successo. Scivola così in terza posizione End of Watch, arrivato ai 26 milioni di dollari dopo esserne costati solo 7, con Trouble with the Curve quarto a quota 24 milioni e l’horror House at the End of the Street quinto con 22 milioni di dollari. Ma ne è costati solo 10.
Sesta posizione per Pitch Perfect, sboccata commedia Universal lanciata in appena 335 sale. Costato 17 milioni di dollari, in film ne ha incassati poco più di 5, facendo sua la miglior media per sala, pari a 15,522 dollari. Dal prossimo weekend i cinema a disposizione diventeranno 2,800. Aspettiamoci il boom. Doppio 3D in settima ed ottava posizione, con Nemo arrivato ai 37 milioni di dollari e Resident Evil 5 ai 39. Solo il primo capitolo, nel lontano 2000, incassò così poco. Ma a salvare il film di Paul W.S. Anderson arrivano loro, i mercati esteri, con oltre 100 milioni di dollari raccolti in giro per il mondo.
Chiusura di chart con il deludente Won’t Back Down, lanciato dalla Fox in 2,515 sale ma incapace di agguantare persino i 3 milioni di dollari. Un disastro. Continua invece ad incassare The Master, arrivato ad un passo dai 10 milioni di dollari, anche se con ’solo’ 856 copie a disposizione, mentre stupisce The Perks of Being a Wallflower, con oltre 1 milione di dollari incassati in 100 sale, e una media per copia di 11,147 dollari. Flop confermato e clamoroso, infine, per Dredd 3D, già fuori dai migliori 10 (-63.7% sugli incassi) e con appena 11 milioni di dollari in tasca. Ne è costati 50. Fine settimana molto atteso il prossimo, grazie agli arrivi di The Paperboy, in un manciata di sale, del delizioso Butter, lanciato in 75 copie, e del duo ‘forte’ del weekend, ovvero Frankenweenie e Taken 2. Chi vincerà la sfida, con Pitch Perfect terzo incomodo?
Hotel Transylvania batte Looper al box office Usa é stato pubblicato su Cineblog.it alle 18:11 di domenica 30 settembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.






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স্কইপের সাহায্যে ডেক্সটপ শেয়ার দেওয়া

স্কইপের সাহায্যে ডেক্সটপ শেয়ার দেওয়া: ইন্টারনেটের মাধ্যমে কথা বলা বা ভিডিও চ্যাটিং করা এখন স্বাভাবিক একটা বিষয় হয়ে গেছে ফলে অনেকেরই কম্পিউটারে স্কাইপ ইনস্টল আছে দেখা যায়। স্কাইপ তাদের গ্রাহকদের ভিডিও কলের মতই ডেক্সটপকে দেখানোর সুবিধা দিয়েছে ফলে অডিও এর সাথে নিজের ডেক্সটপকে শেয়ার করা যাবে। রিমোট ডেক্সটপের মতই এটা আলাদা কোন সফটওয়্যার ছাড়ায় শুধুমাত্র ডেক্সটপকে দেখানো যাবে, তবে কোন [...]

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ত্রিদিব বিষয়ে ত্রিবিধ প্রত্যুত্তর

ত্রিদিব বিষয়ে ত্রিবিধ প্রত্যুত্তর: চাকমা রাজার মৃতদেহ বাংলাদেেশ সমাহিত করার পক্ষে অনেকেই কিছু যুক্তি তুলে ধরছেন। সবিনয়ে সেখানকার অসঙ্গতিগুলো তুলে ধরার প্রয়োজন মনে করছি। কারণ, এ জাতীয় যুক্তি বিভ্রান্তিজনক [..]

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Tips Lounge: installare phpMyAdmin su OS X Mountain Lion

Tips Lounge: installare phpMyAdmin su OS X Mountain Lion:
phpmyadmin ML Tips Lounge: installare phpMyAdmin su OS X Mountain Lion
Arriviamo oggi all’ultima puntata di questa serie dedicata alla creazione di un piccolo server MAMP sui nostri Mac. In realtà, dopo aver visto come attivare Apache, PHP e come installare MySQL, il nostro server è praticamente già pronto.
Vedremo semplicemente (almeno lo spero) come installare phpMyAdmin, comodo tool php che ci consente di amministrare agevolmente i nostri database MySQL tramite interfaccia web.
Continua a leggere: Tips Lounge: installare phpMyAdmin su OS X Mountain Lion (...)

© Gospel per TheAppleLounge, 2012. |
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29/09/2012

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28/09/2012

It’s Cute Overload’s Birthday Today!

It’s Cute Overload’s Birthday Today!:
Cute Overload turns 29 today (In Internet years.)
Don’t be disappointed…

Celebrate good times. Come on!






Yanhg, yanhg, yanhg:



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Happy Birthday Dear Meggie

pinky and little G partying

0606 I

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It seems like only yesterday you were a sweet, young blog, with less than a 9000 posts. Ahn.

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