Mario Balotelli non poteva non finire sulle pagine dei giornali inglesi anche l’ultimo giorno dell’anno, questa volta però non ha scatenato nessun incendio, né ha litigato con qualche compagno in allenamento. Ciò che gli ha fatto guadagnare l’onore delle cronache è il suo amore per le sigarette, a proposito del quale è stato chiesto a Roberto Mancini se intende prendere provvedimenti disciplinari nei suoi confronti così come ha fatto con quelli che hanno in passato mostrato di alzare un po’ troppo il gomito. Questa volta però il Mancio, seppur contrariato dal vizio di Super Mario, si è dimostrato più permissivo.
Pur condannando la cattiva abitudine del giocatore, Mancini crede che non è suo compito intervenire, certo se fosse stato il padre non gli avrebbe risparmiato qualche calcio nel di dietro:
“Sì lo so che fuma, sono a conoscenza di questa sua abitudine. Per me è una cosa che non va bene, ma non sono suo padre o sua madre. Se fosse stato mio figlio lo avrei preso a calci nel sedere, ma non è mio figlio. Gli ho già ripetuto più volte che sarebbe meglio se smettesse. Sono sempre stato e sarò sempre contro questo vizio. Proprio per questo mio figlio non fuma. In ogni caso credo ci sono giocatori, sia in Italia che qui in Inghilterra, che fumino regolarmente. In realtà non credo ne fumi molte, cinque o sei al giorno, ma gli ho già ripetuto che non va bene e che deve smettere”.
Poi l’allenatore italiano ha chiuso l’argomento con una battuta: “Forse usa le sigarette per accendere i fuochi d’artificio!”. Battute a parte Mancini è molto soddisfatto del rendimento di Balotelli: nei suoi 18 mesi in Inghilterra è stato molte volte protagonista di episodi censurabili, allo stesso tempo però il suo rendimento è stato straordinario e mostra ancora notevoli margini di crescita. Dopo la fase finale all’Inter con Mourinho, l’italiano sembra essere tornato quello degli esordi grazie al suo vecchio allenatore, tanto che in molti si chiedono se lo jesino non sia l’unico in grado di gestire il suo indiscutibile talento contemporaneamente con il suo difficile carattere.
I calciatori e il vizio del fumo
Tornando al vizio del fumo Balotelli può rallegrarsi del fatto di essere in ottima compagnia, sono molti infatti i calciatori, in attività o in pensione, che nel corso della loro carriera hanno mostrato di apprezzare le bionde. Tra loro ci sono campioni assoluti come Zinedine Zidane, Diego Armando Maradona, che ha cominciato dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ma anche Johann Cruyff e Socrates, purtroppo di recente scomparso. Il Daily Mirror ha stilato la sua Top Ten guardando soprattutto al calcio inglese, ma anche tra gli italiani non mancano gli esempi, pensiamo ad esempio a Gianluigi Buffon, Alessandro Nesta e Vincenzo Iaquinta, tutti pizzicati con una sigaretta in mano.
Mancini e le sigarette di Balotelli: "Se fossi stato il padre lo avrei preso a calci" é stato pubblicato su Calcioblog.it alle 17:36 di sabato 31 dicembre 2011.
http://banglamdfarid-com.webs.com/