- এটা কী হল ভাইয়া??
- কী হল?
- সব তো বলে দিলেন।
- বলে দিলাম মানে?
- আপনার 'গল্প' পড়লাম। সব বলে দিলেন?
- আরে ওটাতো একটা গল্পই শুধু, বলে দেয়ার কী আছে?
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Neymar si aggiudica la ventiseiesima edizione del Pallone d’oro sudamericano, il riconoscimento riservato al miglior calciatore dell’anno nel continente assegnato dal quotidiano uruguayano El Pais. Il brasiliano del Santos ha ottenuto 130 voti da 247 giornalisti in rappresentanza di giornali e riviste di 19 paesi, mai nessuno era riuscito a ottenere un consenso così ampio, il record apparteneva Juan Sebastian Veron che nel 2009 aveva ricevuto 109 preferenze. Al secondo posto troviamo il nuovo acquisto del Napoli, il cileno Eduardo Vargas, con 70 voti. I due erano i favoriti fin dall’inizio e sono stati protagonisti di un avvincente testa a testa che soltanto a dicembre si è risolto in maniera abbastanza netta per il brasiliano. Al terzo posto troviamo un altro giocatore del Santos, quel Ganso che tanto piace al Milan, con 33 voti.
La vittoria di Neymar interrompe un’egemonia argentina che durava ormai da tre anni, l’anno scorso aveva infatti trionfato Andres D’Alessandro, mentre nelle due precedenti edizioni aveva primeggiato il “vecchio” Veron. Era dal lontano 2000 che un brasiliano non veniva eletto miglior giocatore del continente, quell’anno Romario vide assegnarsi il riconoscimento, prima ancora ci erano riusciti anche Bebeto, Rai e Cafu. El Pais ha scelto anche il miglior allenatore di quest’anno solare e il premio è andato per la seconda volta consecutiva a Oscar Washington Tabarez, risultato quasi scontato alla luce del trionfo del suo Uruguay in Coppa America.
Chiudiamo con la migliore squadra del 2011, cioè l’undici composto dai migliori calciatori per ruolo di tutto il continente. Tra i pali troviamo Johnny Herrera (Universidad de Chile), la linea difensiva è composta da Reasco (LDU Quito), Marcos Gonzalez (Universidad de Chile), Schiavi e Clemente Rodriguez (Boca Juniors); a centrocampo ci sono Arévalo Rios (Tijuana), Paulo Henrique Ganso (Santos) e Juan Roman Riquelme (Boca Juniors); si chiude con i tre attaccanti che sono i due finiti sul podio Neymar (Santos) e Eduardo Vargas (Universidad de Chile - Napoli), più Hernan Barcos (LDU Quito). Fra un po’ si apre il mercato, chissà che le squadre italiane non si facciano ispirare da questi nomi, mentre il Napoli conferma di aver fatto un ottimo colpo.
Neymar è il nuovo pallone d'oro sudamericano, secondo il nuovo acquisto del Napoli Vargas é stato pubblicato su Calcioblog.it alle 14:05 di sabato 31 dicembre 2011.
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Mario Balotelli non poteva non finire sulle pagine dei giornali inglesi anche l’ultimo giorno dell’anno, questa volta però non ha scatenato nessun incendio, né ha litigato con qualche compagno in allenamento. Ciò che gli ha fatto guadagnare l’onore delle cronache è il suo amore per le sigarette, a proposito del quale è stato chiesto a Roberto Mancini se intende prendere provvedimenti disciplinari nei suoi confronti così come ha fatto con quelli che hanno in passato mostrato di alzare un po’ troppo il gomito. Questa volta però il Mancio, seppur contrariato dal vizio di Super Mario, si è dimostrato più permissivo.
Pur condannando la cattiva abitudine del giocatore, Mancini crede che non è suo compito intervenire, certo se fosse stato il padre non gli avrebbe risparmiato qualche calcio nel di dietro:
“Sì lo so che fuma, sono a conoscenza di questa sua abitudine. Per me è una cosa che non va bene, ma non sono suo padre o sua madre. Se fosse stato mio figlio lo avrei preso a calci nel sedere, ma non è mio figlio. Gli ho già ripetuto più volte che sarebbe meglio se smettesse. Sono sempre stato e sarò sempre contro questo vizio. Proprio per questo mio figlio non fuma. In ogni caso credo ci sono giocatori, sia in Italia che qui in Inghilterra, che fumino regolarmente. In realtà non credo ne fumi molte, cinque o sei al giorno, ma gli ho già ripetuto che non va bene e che deve smettere”.
Poi l’allenatore italiano ha chiuso l’argomento con una battuta: “Forse usa le sigarette per accendere i fuochi d’artificio!”. Battute a parte Mancini è molto soddisfatto del rendimento di Balotelli: nei suoi 18 mesi in Inghilterra è stato molte volte protagonista di episodi censurabili, allo stesso tempo però il suo rendimento è stato straordinario e mostra ancora notevoli margini di crescita. Dopo la fase finale all’Inter con Mourinho, l’italiano sembra essere tornato quello degli esordi grazie al suo vecchio allenatore, tanto che in molti si chiedono se lo jesino non sia l’unico in grado di gestire il suo indiscutibile talento contemporaneamente con il suo difficile carattere.
I calciatori e il vizio del fumo
Tornando al vizio del fumo Balotelli può rallegrarsi del fatto di essere in ottima compagnia, sono molti infatti i calciatori, in attività o in pensione, che nel corso della loro carriera hanno mostrato di apprezzare le bionde. Tra loro ci sono campioni assoluti come Zinedine Zidane, Diego Armando Maradona, che ha cominciato dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ma anche Johann Cruyff e Socrates, purtroppo di recente scomparso. Il Daily Mirror ha stilato la sua Top Ten guardando soprattutto al calcio inglese, ma anche tra gli italiani non mancano gli esempi, pensiamo ad esempio a Gianluigi Buffon, Alessandro Nesta e Vincenzo Iaquinta, tutti pizzicati con una sigaretta in mano.
Mancini e le sigarette di Balotelli: "Se fossi stato il padre lo avrei preso a calci" é stato pubblicato su Calcioblog.it alle 17:36 di sabato 31 dicembre 2011.
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